Alzi la mano chi almeno una volta nella vita ha avuto a che fare con un attacco di fame…
Dietista e Nutrizionista Valentina Rossi
Che siamo a dieta o meno, l’attacco di fame è sempre dietro l’angolo. La noia, il nervosismo, il non avere nulla da fare, sono i principali responsabili dei raptus famelici che ci portano a svuotare la dispensa. Le dinamiche che ci rendono incapaci di gestire i desideri impulsivi di cibo sono le stesse che prendono il sopravvento in molte situazioni legate non solo al cibo ma anche a dipendenze come quella da fumo, alcol e da stati emotivi come rabbia, aggressività e paura.
Il cibo crea una sorta di dipendenza, e di fronte a certi impulsi ci sentiamo inermi, incapaci, fragili, deboli. Lasciate stare chi vi consiglia di sgranocchiare carotine e sedano. Questi escamotage sono utili nel momento in cui abbiamo FAME. Ma l’attacco di fame non è fame “vera”. Lo stomaco non brontola. Probabilmente abbiamo anche mangiato da poco. L’attacco di fame deriva da un aumento dell’appetito verso i cibi palatabili. Cibi buoni, che ci fanno gola. Cibi ricchi di zuccheri e grassi.
Quando vi sentite nervosi, arrabbiati, stanchi, andate a cercare lo yogurt greco allo 0% o la barretta di cioccolata ai cereali?
Il problema di questi impulsi emotivi è che spesso minano il nostro percorso dietetico. Tanti sacrifici per poi buttare all’aria tutto il lavoro fatto fino a quel momento… come fare?
Non ti preoccupare: c’è una soluzione a tutto, e anche per gli attacchi di fame c’è un modo per tenerli a bada! Ho scritto un articolo a riguardo: lo trovi qui!
TABELLA ORGANIZER
LUNEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
SABATO
DOMENICA
Legumi
Uova
Pesce
Latticini
Legumi
Carne Conservata
Carne
Pesce
Carne
Legumi
Carne
Pesce
Pizza
Pesce Conservato
Per questa settimana, le frequenze delle fonti proteiche sono le seguenti:
Legumi: 3 volte
Carne bianca: 2 volte
Carne rossa: volta
Carne conservata: 1 volta
Pesce: 3 volte
Pesce conservato: 1 volta
Uova: 1 volte
Latticini: 1 volta
Come specificato già in precedenza, non utilizzerò grammature, in quanto sono personali e non vi sarebbero di alcun aiuto, essendo adatte a me e al mio stile di vita. Nel menù non è compreso il pane, semplicemente perché varia a seconda di quello che mangio nell’arco della giornata o della verdura che consumo a cena, ma nella maggior parte dei casi è presente, anche se non specificato.
Mi piace parlarvi di alimentazione in maniera chiara ma precisa, sottoponendovi a quiz sulle vostre conoscenze alimentari a cui seguono spiegazioni a riguardo. Lì vi rendo anche partecipi anche della mia vita, dei miei allenamenti, e soprattutto delle avventure del mio cane, Kira! Ci faremo delle grosse risate insieme, quindi cosa aspettate? Andate a seguirmi anche lì!
LISTA DELLA SPESA
La lista delle spesa della settimana è la seguente (non sono comprese verdure, condimenti e spezie):
Dieta per la corsa: Introduzione La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia. Dieta per la corsa: L’Importanza dei Macronutrienti…
Eccoci pronti ad affrontare una nuova settimana! Il primo caldo sembra essere arrivato, stare tanto tempo ai fornelli non è più tanto piacevole, e la voglia di piatti freschi e veloci si fa sempre più forte! Questo è il mood del menù di questa settimana: a parte qualche eccezione, sulla mia tavola saranno predominanti piatti…
Intolleranza alimentari vs Allergie Anche se spesso si tende a confonderle, allergie e intolleranze alimentari appartengono a due mondi completamente diversi. La maggior parte delle persone non ha un’idea chiara a riguardo, perchè a volte possono riguardare gli stessi alimenti e, ancor di più, si è creato tutto un business a riguardo che confonde ancor…
Benefici nella Dieta: Scopri perché è un’Esclusiva per la Salute L’olio di oliva rappresenta una delle componenti fondamentali della dieta mediterranea, che è ampiamente riconosciuta a livello globale per i suoi numerosi vantaggi per la salute. 1 In particolare l’extra vergine, è ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, che contribuiscono a migliorare il benessere…
Il mondo attorno a noi ci trasmette questa convinzione. Pensa per un attimo ai social, ad esempio. Si mettono costantemente in vetrina emozioni positive, traguardi, belle esperienze, veicolando l’idea che tutto vada sempre bene. Che tutto debba andare per forza nel verso giusto.
Partendo da questi presupposti, quello che la gente “normale” tende a pensare è che vivere emozioni sgradevoli sia sbagliato, sia da “persone fragili”, stupide, sfigate, e si entra nell’ottica di doverle eliminare.
E da qui, tutta una serie di conseguenze che non fanno altro che peggiorare la situazione. Ci sentiamo costantemente fuori luogo, sempre a rincorrere qualcosa, sempre alla ricerca della felicità.
In realtà, capita a tutti di incorrere in momenti infelici e di sofferenza. Solitudine, stress, problematiche lavorative, crisi, problemi relazionali, confusione. Ma anche un vaso rotto, una cena bruciata, un’unghia saltata. E allora? siamo sbagliati per questo? Siamo sbagliati se a volte ci viene solamente da mandare al diavolo tutto?
Pensaci bene. Gli eventi più importanti della nostra vita implicano quasi sempre un’intera gamma di sentimenti, e non sono solo e sempre sentimenti piacevoli.
Ad esempio, una relazione sentimentale farà provare sensazioni come gioia, serenità, amore, ma darà inevitabilmente anche qualche delusione e frustazione. Lo stesso vale per qualsiasi ambito della nostra vita.
Non è sempre tutto rose e fiori. Non può essere così!
E allora, invece di rincorrere una felicità eterna che mai raggiungeremo, ha più senso comprendere questi aspetti, accettare il compromesso degli eventi e sapersi godere anche le emozioni negative, dando loro un senso, un significato.
Per me, ogni sofferenza ha sempre rappresentato un momento di crescita personale. Da ogni dolore, sconfitta, sconforto, ne sono uscita migliorata. Perchè sì, vivere momenti infelici non è mai bello, ma non dobbiamo dimenticarci che niente dura per sempre.
Stiamo passando un brutto momento? Stringiamo i denti, consapevoli che prima o poi passerà.
E qualsiasi cosa accada, cerchiamo di farne tesoro. Viviamo al 100%, le belle e le brutte esperienze.
Ogni cosa accade per un motivo. E ad ogni caduta, dobbiamo essere in grado di rialzarci più forti.
Dietista e Nutrizionista Valentina Rossi
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Come specificato già in precedenza, non utilizzerò grammature, in quanto sono personali e non vi sarebbero di alcun aiuto, essendo adatte a me e al mio stile di vita. Nel menù non è compreso il pane, semplicemente perché varia a seconda di quello che mangio nell’arco della giornata o della verdura che consumo a cena, ma nella maggior parte dei casi è presente, anche se non specificato.
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LISTA DELLA SPESA
La lista delle spesa della settimana è la seguente (non sono comprese verdure, condimenti e spezie):
Dieta per la corsa: Introduzione La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia. Dieta per la corsa: L’Importanza dei Macronutrienti…
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Benefici delle Castagne per la Salute e l’Alimentazione
Le castagne, frutti autunnali per eccellenza, non solo rappresentano una delizia per il palato, ma sono anche una fonte preziosa di nutrienti benefici per la nostra salute. In questo articolo, esploreremo le proprietà nutrizionali delle castagne e come possono essere integrate in una dieta sana ed equilibrata.
Proprietà Nutrizionali
Le castagne sono ricche di carboidrati complessi, ideali per fornire energia a lungo termine. Ecco alcune delle loro principali proprietà nutrizionali:
Vitamine: Le castagne sono una ricca fonte di vitamina C, essenziale per il funzionamento del sistema immunitario e la protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Offrono anche vitamine del gruppo B, come la B6 e la B9 (acido folico), cruciali per il metabolismo e la salute del sistema nervoso.
Minerali: Le castagne apportano minerali importanti come potassio, magnesio e ferro. Il potassio supporta l’equilibrio idrico e la regolazione della pressione sanguigna, mentre il magnesio è vitale per la funzione muscolare e nervosa.
Fibra: Ricche di fibra alimentare, le castagne promuovono la salute intestinale, aiutano a regolare i livelli di zucchero nel sangue e favoriscono il senso di sazietà.
Povero di grassi: A differenza di altre noci, le castagne contengono pochissimi grassi, rendendole un’opzione salutare per chi desidera mantenere un peso corporeo stabile.
Dietista e Nutrizionista Valentina Rossi
Castagne, Benefici per la Salute
Le castagne offrono numerosi benefici per la salute grazie alla loro ricca composizione nutrizionale. Sono una buona fonte di carboidrati complessi, ideali per fornire energia a lungo termine senza causare picchi glicemici. Contengono anche fibre, che promuovono la salute dell’apparato digerente e aiutano a mantenere il senso di sazietà. Le castagne sono ricche di vitamine, in particolare la vitamina C, che supporta il sistema immunitario, e le vitamine del gruppo B, essenziali per il metabolismo energetico. Forniscono anche minerali importanti come potassio, magnesio e ferro, che contribuiscono alla salute cardiovascolare e al corretto funzionamento dei muscoli. Inoltre, sono povere di grassi e prive di colesterolo, rendendole un’opzione salutare per chi cerca di mantenere un cuore sano, ecco un elenco dei benefici:
Supporto Energetico: Grazie alla loro ricchezza in carboidrati complessi, le castagne forniscono energia sostenuta, ideale per chi pratica attività fisica o ha bisogno di un apporto energetico costante durante la giornata.
Salute Cardiovascolare: L’alto contenuto di potassio e il basso contenuto di grassi saturi delle castagne aiutano a mantenere la salute del cuore, riducendo il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari.
Regolazione della Glicemia: La fibra presente ne rallenta l’assorbimento degli zuccheri, aiutando a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue.
Digestione Migliorata: La fibra alimentare contribuisce a una buona digestione, prevenendo la stitichezza e favorendo un transito intestinale regolare.
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questo alimento può essere consumato in vari modi, rendendole un ingrediente versatile in cucina. Ecco alcune idee:
Crude o arrostite: Le castagne possono essere gustate al naturale o arrostite al forno, un classico delle festività autunnali.
Purea di castagne: Ottima come contorno o base per dolci, inoltre è facile da preparare e molto nutriente.
Farina di castagne: Perfetta per preparare dolci, pane e pasta senza glutine, questa farina è una valida alternativa alla farina di grano.
Zuppe e stufati: questo alimento possono essere aggiunte a zuppe e stufati per arricchire il sapore e aumentare il valore nutrizionale del piatto.
Conclusioni
Integrare le castagne nella dieta quotidiana può apportare una vasta gamma di benefici per la salute, grazie al loro profilo nutrizionale completo, equilibrato e ricco di elementi essenziali. Che vengano consumate crude, arrostite, bollite, o trasformate in farina per la preparazione di vari piatti, le castagne costituiscono un’aggiunta preziosa, deliziosa e salutare a qualsiasi regime alimentare sano ed equilibrato.
Ottieni i Risultati che vuoi!
Iniziamo questo viaggio insieme, verso la tua consapevolezza alimentare.
Dieta per la corsa: Introduzione La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia. Dieta per la corsa: L’Importanza dei Macronutrienti…
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Intolleranza alimentari vs Allergie Anche se spesso si tende a confonderle, allergie e intolleranze alimentari appartengono a due mondi completamente diversi. La maggior parte delle persone non ha un’idea chiara a riguardo, perchè a volte possono riguardare gli stessi alimenti e, ancor di più, si è creato tutto un business a riguardo che confonde ancor…
Benefici nella Dieta: Scopri perché è un’Esclusiva per la Salute L’olio di oliva rappresenta una delle componenti fondamentali della dieta mediterranea, che è ampiamente riconosciuta a livello globale per i suoi numerosi vantaggi per la salute. 1 In particolare l’extra vergine, è ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, che contribuiscono a migliorare il benessere…
INVECE DI CONTINUARE A SCONTRARTI CON I TUOI LIMITI, CONCENTRATI SULLE TUE POTENZIALITA’
Esistono limiti nella vita, che siano di tempo, economici, fisici, ambientali o mentali.
È importante distinguere tra limiti effettivi e quelli che sono creati nella nostra mente.
Le sfide temporanee sono parte del percorso. Dobbiamo utilizzare le nostre risorse e capacità per superare i limiti, concentrandoci su ciò che possediamo anziché su ciò che ci manca. Focalizzarsi sui limiti può indebolirci. È essenziale riconoscerli, ma concentrarsi su ciò che già abbiamo e coltivarlo ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi.
Cosa succede?
Succede che a forza di sbattere, ti indebolisci.
Occhio, non sto dicendo che i limiti non vadano riconosciuti, ANZI. Semplicemente, una volta preso atto di ciò che “non possiamo”, o “non possiamo per adesso”, continuare a convogliare tutta l’energia ancora lì non fa altro che scaricarti.
Sposta gli occhi su ciò che hai, perché non è concentrandoti con quello che non hai che ottieni quello che vuoi. Ma è riconoscendo ciò che già ti appartiene, promuovendolo e coltivandolo, che ottieni ciò che vuoi.
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Pizza
Carne Conservata
Per questa settimana, le frequenze delle fonti proteiche sono le seguenti:
Legumi: 3 volte
Carne bianca: 1 volta
Carne rossa: 1 volta
Carne conservata: 1 volta
Pesce: 2 volte
Pesce conservato: 1 volta
Uova: 1 volta
Latticini: 2 volte
Come specificato già in precedenza, non utilizzerò grammature, in quanto sono personali e non vi sarebbero di alcun aiuto, essendo adatte a me e al mio stile di vita. Nel menù non è compreso il pane, semplicemente perché varia a seconda di quello che mangio nell’arco della giornata o della verdura che consumo a cena, ma nella maggior parte dei casi è presente, anche se non specificato.
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Dieta per la corsa: Introduzione La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia. Dieta per la corsa: L’Importanza dei Macronutrienti…
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Intolleranza alimentari vs Allergie Anche se spesso si tende a confonderle, allergie e intolleranze alimentari appartengono a due mondi completamente diversi. La maggior parte delle persone non ha un’idea chiara a riguardo, perchè a volte possono riguardare gli stessi alimenti e, ancor di più, si è creato tutto un business a riguardo che confonde ancor…
Benefici nella Dieta: Scopri perché è un’Esclusiva per la Salute L’olio di oliva rappresenta una delle componenti fondamentali della dieta mediterranea, che è ampiamente riconosciuta a livello globale per i suoi numerosi vantaggi per la salute. 1 In particolare l’extra vergine, è ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, che contribuiscono a migliorare il benessere…
Nel 1994, il Binge Eating Disorder (BED) è stato introdotto per la prima volta come categoria di disturbo che richiedeva maggiori studi nel DSM-IV, il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, prevalentemente per la sua difficile collocazione tra una patologia prettamente mentale ed una medica.
Essendo stato associato a livelli clinici di psicopatologia dei disturbi alimentari e, soprattutto, essendo stato riconosciuto indipendente dall’esistenza di concomitante obesità, con la pubblicazione del DSM-5, quella del Binge Eating Disorder è diventata una diagnosi distinta nella sezione dei disturbi alimentari.
Secondo i criteri del DSM-5, il Binge Eating Disorder è definito da episodi di abbuffata durante i quali vengono consumate grandi quantità di cibo in un determinato periodo di tempo. Allo stesso tempo, l’individuo sperimenta una perdita di controllo sulla quantità e qualità del cibo e sulla capacità di porre fine all’abbuffata.
Ulteriori criteri del Binge Eating Disorder
Ulteriori criteri del Binge Eating Disorde includono:
mangiare rapidamente
mangiare fino a sentirsi a disagio
mangiare da solo
disgusto o senso di colpa verso se stessi e il proprio corpo
vergognandosi e mangiando senza essere affamato.
Binge Eating e diagnosi
Per la diagnosi è necessario un episodio di abbuffata alla settimana per almeno tre mesi e il numero di episodi di abbuffate settimanali viene utilizzato per specificare la gravità. A differenza di altri disturbi come la Bulimia Nervosa (BN) o il sottotipo di abbuffata/compensazione di Anoressia Nervosa (AN), il BED non comprende comportamenti compensatori come vomito, sport eccessivo o abuso di lassativi. Inoltre, a differenza dell’anoressia e della bulimia, i criteri per il BED non contengono un criterio relativo all’immagine corporea, come una preoccupazione eccessiva per peso e forma o un’indebita influenza dell’immagine del proprio corpo sull’autostima.
Il BED è abbastanza comune ed è associato ad un elevato carico psicologico.
Una frequente comorbilità del BED è l’obesità con malattie associate, come la sindrome metabolica e il diabete di tipo 2. Per quanto riguarda la comorbidità mentale, circa il 70-79% dei pazienti affetti da LETTO soddisfa i criteri per altri disturbi mentali come disturbi affettivi e disturbi d’ansia.
OLTRE LE DEFINIZIONI
I soggetti affetti da BED sono raramente riconosciuti come tali: vengono erroneamente confusi con le altre persone sovrappeso o obese, o peggio con quelle bulimiche.
La differenza sostanziale sta nel fatto che, come detto in precedenza, mentre nella bulimia nervosa le abbuffate sono precedute e seguite da comportamenti dietetici restrittivi, nel Binge Eating Disorder non si assiste a una riduzione dell’introito calorico al di fuori delle abbuffate. Infatti, se confrontati con obesi senza questo disturbo, quelli con BED mangiano di più sia durante che fuori pasto e presentano livelli inferiori di restrizione alimentare.
Questo dato va riconciliato al fatto che i soggetti con BED presentano una storia clinica caratterizzata da un elevato numero di diete: in questo disturbo possono alternarsi periodi di dieta e lunghi periodi in cui le abbuffate non sono associate a nessun tipo di restrizione alimentare.
Le fasi di dieta potrebbero rappresentare il tentativo di recuperare il controllo sull’alimentazione e sul peso, il quale di norma è completamente perduto durante i periodi di abbuffate. Studi di laboratorio hanno dimostrato che la tendenza ad abbuffarsi è una conseguenza abituale di periodi di restrizione dietetica prolungata (Garner e Wooley, 1991). Gli individui pretendono di controllare le abbuffate con la dieta, senza rendersi conto che queste possono essere causate in primo luogo proprio dalle restrizioni dietetiche stesse.
Nella bulimia nervosa la dieta è fortemente implicata nello sviluppo delle abbuffate; infatti, in questo disturbo, la restrizione alimentare precede quasi sempre le abbuffate. Nel Binge Eating Disorder, invece, sembra che più della metà dei soggetti abbia abbuffate prima di avere iniziato una qualsiasi dieta (Santonastaso et al., 1999).
Sembra che il disturbo possa essere, quindi, concettualizzato come una “sindrome di discontrollo” (Freeman e Gil, 2004) generale nei confronti dell’alimentazione con associata una psicopatologia specifica dei disturbi dell’alimentazione in individui che sono vulnerabili all’obesità e/o alla depressione.
La maggior parte dei soggetti con Binge Eating Disorder è sovrappeso o obeso ed esiste una forte associazione tra il disturbo e l’obesità. L’obesità, a sua volta, provoca numerose complicazioni mediche.
Le persone con binge soffrono di una dipendenza alimentare psicologica. Spesso le loro abbuffate sono innescate da un umore depresso o ansioso, ma possono abbuffarsi anche quando sono tesi, annoiati o soli. Purtroppo, l’aumento di peso rafforza solamente l’alimentazione compulsiva. Peggio si sentono a proposito di loro stessi e della loro apparenza, tanto più impiegano il cibo per farvi fronte (Napolitano et al. 2001). Diventa perciò un circolo vizioso: mangiare per sentirsi meglio, sentendosi peggio, e poi tornando indietro al cibo per risollevarsi. Le persone con BED provano inoltre imbarazzo e vergogna per le proprie abitudini alimentari, allora spesso provano a nascondere i loro sintomi e a mangiare in segreto.
Tra i principali sintomi comportamentali troviamo:
Incapacità di smettere di mangiare o controllare cosa si sta mangiando
Mangiare rapidamente grandi quantità di cibo
Mangiare anche quando si è pieni
Nascondere il cibo per mangiarlo successivamente in segreto
Mangiare normalmente con gli altri, ma rimpinzarsi quando si è da soli
Mangiare continuamente durante il giorno, senza pasti programmati
Tra i principali sintomi emozionali:
Sensazione di tensione sostituita solamente dal mangiare
Imbarazzo su quanto si sta mangiando
Sensazione di intorpidimento durante l’abbuffata – come se non si esistesse o si fosse in “pilota automatico”
Non sentirsi mai soddisfatti, a prescindere da quanto si mangia
Sentirsi colpevoli, disgustati o depressi dopo l’abbuffata
Disperazione per il controllo del peso e le abitudini alimentari
È presente un vero e proprio blocco delle emozioni: le abbuffate allontanano da stati emotivi intollerabili come l’ansia o la rabbia. Il soggetto percepisce solo gli aspetti positivi del cibo introdotto a breve termine e non gli effetti negativi a lungo termine (si concentra sull’immediato e non sugli effetti successivi). Durante le abbuffate è, inoltre, possibile rintracciare una sorta di evoluzione emozionale ciclica: l’iniziale condizione di disagio cede per poco tempo il posto a sensazioni gratificanti legate al gusto del cibo e al senso di pienezza, ben presto sostituite da spossatezza, fastidio fisico e peggioramento del tono dell’umore (Stein et al., 2007).
ORGANIZZAZIONE PSICOLOGICA E CARATTERISTICHE EMOTIVE DEI BINGERS
L’organizzazione psicologica dei soggetti con Binge Eating Disorder è complessa:
Hanno una visione di sé che oscilla tra il massimo della stima nelle proprie capacità e la critica più feroce
Sono dominati dalla paura ossessiva di delusioni
Posseggono un’estrema vulnerabilità alla critica
Sono dominati dal terrore di deludere gli altri e di essere delusi
Presentano una personalità fragile, incapace di gestire le frustrazioni
Hanno la tendenza ad evitare la realtà e a rifugiarsi in fantasie irrealizzabili
L’aspetto fisico è inconsciamente una difesa e un luogo in cui rifugiarsi
Ingrassando, infatti, si limita il giudizio degli altri al solo corpo senza mostrare i propri sentimenti e valori più personali.
Presentano, inoltre, i caratteri comuni alle persone affette da disturbi alimentari
Paura di perdere il controllo
Paura di diventare grassi
Difficoltà nelle relazioni interpersonali
Bassi livelli di autostima
Bassa tolleranza alla frustrazione
Presenza di emozioni secondarie (quali senso di colpa e vergogna)
Preoccupazione per il cibo e per il proprio peso
Il disturbo inizia, in particolare, dopo eventi stressanti minaccianti l’autostima, come: fallimenti scolastici, problemi sentimentali o sessuali, commenti negativi sull’aspetto fisico, difficoltà interpersonali. Alcuni soggetti “pianificano” le loro abbuffate: acquistano il cibo, lo nascondono, poi lo consumano da soli, spesso senza neppure masticarlo, fino ad essere completamente pieni. Le abbuffate, soprattutto nei primi momenti possono essere piacevoli, in quanto sono in grado di allentare momentaneamente la tensione del dover seguire rigorosamente una dieta ferrea. Questa sensazione inizialmente piacevole viene, però, spesso utilizzata per “bloccare” altre emozioni negative: tristezza, solitudine, frustrazioni, ecc.
Così come già visto in precedenza, tale comportamento dà origine a un circolo vizioso:
se la persona continua a bloccare le sue emozioni col cibo non risolve mai i suoi problemi di fondo
le emozioni negative si riprodurranno all’infinito e favoriranno nuove abbuffate
le abbuffate, passati i primi momenti piacevoli, determineranno altre emozioni negative quali senso di colpa, crollo dell’autostima, disgusto che a loro volta faciliteranno nuove abbuffate
La dieta in questi soggetti risulta totalmente inefficace, in quanto sono le variazioni emotive a dare il via alla crisi alimentare. La persona vorrebbe essere aiutata a cambiare ma ha una paura terribile del cambiamento. Teme che se abbandonerà il suo disturbo (diventato un “rituale”) si ritroverà ancor più indifesa.
Frequentemente le abbuffate sono la risposta al disagio provocato dal sentirsi soli o abbandonati, dal pensare di non avere valore per gli altri a causa del proprio senso di inadeguatezza e alla scarsa autostima (inutilità a condividere le proprie sofferenze con gli altri).
Questi individui tendono a sottovalutare gli effetti negativi a lungo termine dei loro comportamenti (convinzione dell’inevitabilità del proprio stato e incapacità di avere altre gioie se non quelle del cibo). Per alcuni bingers il cibo è effettivamente un equivalente affettivo, per altri è un’autopunizione per non essere riusciti a raggiungere i propri obiettivi.
Inoltre, questi soggetti soffrono di alti standard e di alte aspettative, in special modo hanno una sensibilità maggiore rispetto alle richieste degli altri. Quando falliscono alcuni di questi standard, essi sviluppano un elevato pattern avversivo di autoconsapevolezza, caratterizzato da una visione negativa di sé e preoccupazione per come sono percepiti dagli altri. Queste autopercezioni sono accompagnate da stress emotivo, che include spesso l’ansia e la depressione.
A volte l’obesità può fungere da capro espiatorio per le proprie difficoltà relazionali e spostare il focus del problema dalla bassa autostima e/o dalle problematiche sessuali al sovrappeso.
Se il controllo è il tema dominante nell’anoressia e nella bulimia, nei bingers prevale invece il senso di inadeguatezza: si percepiscono deboli, in balia della volontà altrui. In questi individui le convinzioni di non valere sono molto forti, sostenute da dati percettivi (quali la bilancia e lo specchio) e anche dalla gente stessa.
Il sé è profondamente “eterodefinito”: il soggetto si specchia nello sguardo degli altri per confermare il proprio valore e la disapprovazione genera un profondo disorientamento, ma il bisogno di approvazione si scontra col timore di essere invaso (Guidano, 1987). Le alternative che ha sono: adeguarsi per essere accettato, ma non potersi affermare, oppure opporsi, affermarsi, ma non essere accettato.
Il corpo è percepito in modo diverso: nell’anoressia è un nemico da combattere, nella bulimia uno strumento di seduzione, mentre nel Binge Eating Disorder è vissuto come sgradevole appendice al proprio Sé. Dal corpo provengono soltanto sensazioni negative e impellenti richieste di cibo. Anche lo stesso piacere del cibo (l’unico che si permettono) si trasforma molto presto in senso di colpa.
Il binge eating diventa una strategia, seppure disfunzionale, per modulare il versante emotivo tramite l’incapacità di autoregolarsi sul versante comportamentale. La problematica nasce dal fatto che gli eventi che il soggetto cerca di controllare mantengono inalterato il loro potere. Il rapporto col cibo perde la sua funzione di necessità per divenire metafora del rapporto con se stessi e con gli altri.
Per questi pazienti, non è sufficiente il solo intervento nutrizionale o chirurgico: diventa infatti indispensabile una psicoterapia ad orientamento prevalentemente cognitivo comportamentale o un percorso di educazione terapeutica per affrontare il delicato tema delle emozioni che questi pazienti in genere non riescono a gestire. Per loro il cibo è spesso l’unico modo per stare bene ma al tempo stesso una trappola. Nel tempo le abbuffate diventano sempre di più un’abitudine, ma come disse Samuel Johnson “le catene dell’abitudine sono troppo leggere per essere avvertite finché diventano troppo pesanti per poter essere spezzate”.
Ottieni i Risultati che vuoi!
Iniziamo questo viaggio insieme, verso la tua consapevolezza alimentare.
Dieta per la corsa: Introduzione La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia. Dieta per la corsa: L’Importanza dei Macronutrienti…
Eccoci pronti ad affrontare una nuova settimana! Il primo caldo sembra essere arrivato, stare tanto tempo ai fornelli non è più tanto piacevole, e la voglia di piatti freschi e veloci si fa sempre più forte! Questo è il mood del menù di questa settimana: a parte qualche eccezione, sulla mia tavola saranno predominanti piatti…
Intolleranza alimentari vs Allergie Anche se spesso si tende a confonderle, allergie e intolleranze alimentari appartengono a due mondi completamente diversi. La maggior parte delle persone non ha un’idea chiara a riguardo, perchè a volte possono riguardare gli stessi alimenti e, ancor di più, si è creato tutto un business a riguardo che confonde ancor…
Benefici nella Dieta: Scopri perché è un’Esclusiva per la Salute L’olio di oliva rappresenta una delle componenti fondamentali della dieta mediterranea, che è ampiamente riconosciuta a livello globale per i suoi numerosi vantaggi per la salute. 1 In particolare l’extra vergine, è ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, che contribuiscono a migliorare il benessere…