Ormai lo sappiamo bene, le diete falliscono per motivi psicologici. Ma cosa c’è dietro lo stress da dieta? Esiste un modo per rendere la dieta più semplice da seguire e dimagrire definitivamente?

In questo articolo, vi parlerò della dieta flessibile e di come impostarla per tornare in forma e dimagrire.

DIMAGRIRE: COSA PENSANO LE PERSONE

Vi parlo per esperienza personale: quando le persone decidono di mettersi a dieta, pretendono di mangiare POCO. Si aspettano un piano alimentare scarno, con due alimenti messi in croce, insalate a ogni ora del giorno, pasti piccoli e frequenti, poco pane, poca pasta, tanta frutta (perché fa dimagrire).

La dieta è sacrificio, la dieta è soffrire la fame, la dieta deve essere faticosa, altrimenti che la faccio a fare?

Possiamo paragonare la dieta ad una seduta in palestra. Se, dopo quell’ora e mezza, non usciamo grondanti di sudore e con tutti i muscoli indolenziti, non ci sentiamo soddisfatti, non abbiamo lavorato abbastanza. Quell’ora in palestra è efficace, o per lo meno, le persone pensano che sia così, solo se mi ha fatto buttare litri di sudore. Ecco, se la dieta non ci fa sentire fame ed avere gli svarioni, non sta funzionando, non va bene.

Ora faccio il Lemme della situazione, e vi dico che se davvero fosse così, saremmo tutti magri E NON ESISTEREBBERO PIU’ I CICCIONI. Se soffrire la fame e perdere litri di sudore allenandosi funzionassero davvero, avremmo sconfitto il problema dell’obesità.

Vi dico questo perché la dieta, così come ve l’ho descritta e così come la maggior parte di voi la interpreta, è un fallimento fin dal principio.

Che cosa porta un approccio del genere? Porta a fare sacrifici enormi, disumani, inaccettabili dal punto di vista umano e sociale, per un periodo di tempo che, quando va bene, arriva a 6 mesi. Sei mesi in cui si è disposti anche a non uscire più di casa pur di dimagrire. 6 mesi in cui si mangia insalata scondita a pranzo e cena, perché solo così si dimagrisce. E poi? E poi potreste dirlo voi a me cosa succede. I cioccolatini in salotto inizieranno a parlarvi e a chiamare il vostro nome, inizierete a sentire odore di cioccolato e biscotti al burro dappertutto, inizierete a sognare di mangiare pizza e patate fritte, finchè non ce la farete più e cederete.


Il problema di queste diete è che non permettono alcun grado di flessibilità, instaurando così nelle persone un desiderio sempre crescente nei confronti degli alimenti che NON POSSONO ASSOLUTAMENTE MANGIARE, fin tanto che questo desiderio non li consuma. E i buoni prpositi e la dieta stessa vengono rimandati all’anno prossimo.

DIETA FLESSIBILE: CHE COS’E’

“SE NON SEI IN GRADO DI MANGIARE COME OGGI PER IL RESTO DELLA TUA VITA I RISULTATI NON RESTERANNO”

Secondo voi, possiamo non mangiare a vita un piatto di carbonara? Sempre secondo voi, è quel piatto di carbonara che vi farà ingrassare? O il problema è un altro?

Vi do io la risposta: il problema è che finchè continuerete a dare la colpa a quel piatto di carbonara, e non a tutto il contorno (compreso il nostro stile di vita), noi non saremo mai magri.

Finchè non capiremo che se siamo in sovrappeso, e vogliamo metterci a dieta, eliminare del tutto i cibi “che ci hanno fatto ingrassare” e mangiare quelli che “ci fanno dimagrire” , non è la strada che ci porterà ad essere magri, ma quella che ci farà tornare indietro al punto di partenza.

Vediamo insieme come possiamo consolidare abitudini alimentari che ci permettano di aver successo con la nostra dieta e mantenere i risultati nel tempo.

Esiste una parola, che nessuno nomina quando si parla di dieta, ma che è invece la chiave di tutto: FLESSIBILITA’.

Moltissimi esperti di calibro mondiale, sostengono fortemente questo approccio. DIETA FLESSIBILE.

L’obiettivo della dieta flessibile è quello di comprendere come funzionano le calorie, bilancio energetico ed i macronutrienti, cose di cui vi ho già parlato nelle live precedenti, andatele a rivedere.
Bisogna eliminare la visione assolutistica sul cibo e comprendere che non esistono cibi buoni e cibi cattivi, esistono semplicemente cibi più o meno efficaci ed efficienti per raggiungere il nostro obiettivo.

Dobbiamo smetterla di avere una mentalità ESCLUSIVA nei confronti della dieta, ed iniziare ad averne una INCLUSIVA. In che senso?

Smettiamola di dire “oggi non devo assolutamente mangiare un biscotto”, e iniziamo a dire “bene, vediamo come posso fare per concedermi un biscotto oggi”.

L’APPROCCIO CORRETTO ALLA DIETA

Per migliorare l’aderenza alla dieta senza rinunciare completamente agli alimenti che desideriamo ed applicando una mentalità flessileio consiglio di ripartire il proprio introito calorico nel seguente modo:

  • 80% Cibi minimamente processati, cibi che sappiamo farci bene e che sono indispensabili per il nostro stato di salute e la nostra forma fisica( frutta, verdura, carne bianca, pesce, uova)
  • 20% Cibo “spazzatura”

Su 2000 kcal, 1800 di cibo pulito, e 200 di cibo spazzatura.

Un kinder bueno ha 240 kcal. Se assumessi 2000 kcal, potrei mangiare un kinder bueno al giorno e non ingrassare. Questo approccio alla dieta non ci vincola ad alcuna selezione degli alimenti, ed allo stesso modo non ne vieta NESSUNO.

Ovviamente  quante meno calorie avremo a disposizione tanto meno saranno quelle derivanti dal cibo spazzatura che ci possiamo permettere. Ma questo non significa che se siamo donne, ad esempio, non possiamo concederci quello che ci va semplicemente perché abbiamo geneticamente un fabbisogno minore rispetto ad un uomo. Posso concedermi un kinder bueno e rinunciare, ad esempio, ad un cucchiaio di olio e qualche forchettata di pasta. E’ ovvio che qualitativamente l’olio è migliore del kinder bueno, ma se quel kinder bueno mi permette di seguire la dieta a lungo e soprattutto, di adattarla al mio stile di vita, un cucchiaio in meno di olio al giorno non sarà un grande problema.

QUESTO SIGNIFICA AVERE UN APPROCCIO FLESSIBILE ALLA DIETA.

MANGIARE LA PIZZA E DIMAGRIRE: SI PUO’?

Chi di voi considera la pizza una sgarro? Già vi vedo, con le vostre manine alzate.

E se vi dicessi che si può dimagrire mangiando la pizza ogni settimana? Come? Semplicemente, bilanciando il resto il resto della giornata. Applicando una mentalità flessibile.

Iniziamo a chiederci: da quali macronutrienti è costituita una pizza? Principalmente, da carboidrati  e grassi (mozzarella e condimenti vari).

Come faccio a inserirla in una dieta senza che precluda il raggiungimento dei miei obiettivi? Semplice, per quella giornata, per i pasti che precedono la pizza, avrò una particolare attenzione nei confronti di dei carboidrati e dei grassi: prediligendo proteine e verdura nei pasti precedenti.

A pranzo , invece di mangiare un piatto di pasta, mangerò un petto di pollo, un insalata, condirò con 2 cucchiaini di olio, e mangerò un po di pane, e il gioco è fatto.

Mangerò la pizza la sera senza aver rovinato niente.

Questa è la flessibilità. Questa è la dieta flessibile, e questa è la dieta che realmente funziona.

Non possiamo stare a dieta per sempre, ma se impariamo che, ad esempio, quando mangiamo una pizza, dovremmo quantomeno limitare i carboidrati e i grassi della giornata, avremo risolto i nostri problemi, e non dovremo più lasciare metà pizza nel piatto o digiunare tutto il giorno prima e anche il successivo per non ingrassare.

Non ingrasseremo mai più.

Ma solo se impariamo ad essere flessibili, con la dieta e con noi stessi.

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