Dieta personalizzata: i professionisti che posso aiutarti
Se sai cercando una dieta personalizzata, devi accertarti di rivolgerti al professionista giusto. Solo alcune figure professionali posso redigere e prescrivere piani alimentari.
La scelta della giusta figura professionale per l’elaborazione di una dieta personalizzata è cruciale per ottenere risultati efficaci e sicuri. Ecco una panoramica delle tre figure professionali autorizzate a stendere piani dietetici: il Dietologo, il Dietista e il Biologo Nutrizionista.
Chi può prescrivere una dieta personalizzata?
Dietologo: Chi è e cosa fa
Il dietologo è un medico specializzato in Scienze dell’Alimentazione. È l’unico tra le tre figure che può fare diagnosi, prescrivere piani dietetici e farmaci. Può operare sia in ambito ospedaliero che privato, evidenziando e certificando patologie che richiedono un piano alimentare personalizzato.
Biologo Nutrizionista: Chi è e cosa fa
Il biologo nutrizionista ha una laurea in Biologia e può elaborare diete in autonomia per condizioni fisiologiche. Se il paziente ha una patologia, deve essere inviato a un medico per la diagnosi prima di poter elaborare un piano dietetico. Non può prescrivere diete per condizioni patologiche senza una prescrizione medica.
Dietista: Chi è e cosa fa
Il dietista è un professionista sanitario laureato in Dietistica. Può elaborare piani dietetici terapeutici su prescrizione medica e si occupa di promuovere e curare l’alimentazione in situazioni fisiologiche e patologiche. Non può prescrivere farmaci o fare diagnosi.
E’ definito legalmente come «l’operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all’attuazione delle politiche alimentari» (Decreto Ministeriale 14/09/1994) . Il dietista è in pratica un professionista specializzato, che si occupa di promuovere e curare l’alimentazione e la nutrizione in situazioni fisiologiche e patologiche: dall’elaborazione di piani dietetici terapeutici personalizzati (su prescrizione medica attestante la diagnosi) alla stesura di menù per gruppi di sani o malati (ristorazione collettiva per mense e comunità) fino alla progettazione e alla realizzazione di attività didattiche, educative e informative. E’ inoltre la figura professionale di riferimento nella cura multidisciplinare dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Non essendo un medico, non può prescrivere farmaci o fare diagnosi.
Dal 1 luglio del 2018, è obbligatoria per il dietista l’iscrizione all’Albo per l’esercizio della professione.
Dieta personalizzata: Quale figura scegliere?
Dietologo: La scelta più completa per chi necessita di diagnosi e prescrizioni mediche.
Dietista: Specializzato in alimentazione, ideale per chi cerca un approccio educativo e terapeutico.
Biologo Nutrizionista: Adatto per condizioni fisiologiche, con la possibilità di specializzarsi ulteriormente in Scienze dell’Alimentazione.
Sicuramente, tra le tre quella del DIETOLOGO è la più completa, in quanto trattasi di un medico e per questo autorizzato ad operare autonomamente sia per la diagnosi che per l’elaborazione del piano dietetico.
Tuttavia, la figura del Dietista è quella che, dal punto di vista del percorso di studi, risulta la più specializzata in ambito di alimentazione: è infatti tra le tre l’unica che ha alle spalle un percorso formativo che prevede l’acquisizione di una buona conoscenza delle discipline teoriche essenziali, i fondamenti delle discipline caratterizzanti la professione e i concetti fondamentali della chimica degli alimenti, microbiologia, igiene applicata, alimentazione e nutrizione umana, fisiopatologia della nutrizione, dietetica e dietoterapia, nonchè l’approfondimento della psicologia e dei disturbi del comportamento alimentare.
Basandoci sul mero percorso formativo, il Biologo Nutrizionista può risultare il meno “ferrato”, ma molto dipende dalle scelte personali di specializzarsi ed aggiornarsi in ambito alimentare. Conosco infatti personalmente biologi nutrizionisti molto più più preparati e aggiornati di numerosi dietologi e dietisti. E’ proprio questo ultimo punto a fare la differenza : non tanto il poter elaborare o meno una dieta, ma quanto il SAPERLO FARE.
Dieta personalizzata: Consigli per la scelta
La professionalità non dipende solo dal titolo, ma anche dalla passione, dall’aggiornamento continuo e dalla capacità di personalizzare il piano dietetico. Informatevi sul modo di lavorare del professionista, sulle esperienze di altri pazienti e sulle sue capacità empatiche e comunicative. Una dieta efficace deve essere cucita su misura per voi.
Dietista e Nutrizionista Valentina Rossi
Dieta personalizzata: conclusioni
Se cerchi una dieta personalizzata, in conclusione, hai bisogno di un Professionista che, indipendentemente da uno dei titoli che ti ho descritto, abbia passione, e volontà di conoscere e sperimentare.
Quindi, nella scelta della persona giusta alla quale affidarsi per una dieta personalizzata, il mio consiglio è:
dai sempre un occhio al titolo professionale ( ricordiamoci che l’abuso professionale è sempre dietro l’angolo), ma soprattutto informati sul suo modo di lavorare, sulle esperienze di altri pazienti, sulle capacità empatiche e comunicative del professionista.
La differenza la fanno le conoscenze e le capacità di approcciarsi al cliente, nonchè l’elasicità e la capacità di adattare un piano dietetico al singolo soggetto. Diffida di chi non cerca di conoscerti e di scoprire le tue abitudini: una dieta, prima di essere efficace, deve essere personalizzata, cucita su di voi. Il “poter fare” è diverso dal “saper fare”: un titolo non da la professionalità
Ricorda: il “poter fare” è diverso dal “saper fare”. Un titolo non garantisce la professionalità, ma la dedizione e la competenza sì.
Dieta per la corsa: Introduzione La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia. Dieta per la corsa: L’Importanza dei Macronutrienti…
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Dieta per la corsa – Dietista Nutrizionista Valentina ROSSI
Dieta per la corsa: Introduzione
La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia.
Una buona dieta per la corsa al fine di migliorare la perfomance, oltre a prevedere il corretto apporto quantitativo e qualitativo degli alimenti, deve prevedere la corretta assunzione di questi nei tempi giusti.
Cosa Mangiare Prima della Corsa
Un pasto pre-corsa dovrebbe contenere una buona quantità di carboidrati e quantità moderate di proteine e grassi. Esempi:
Pane integrale con burro di arachidi e banana
Yogurt con muesli e frutta
Porridge di avena con miele e frutti di bosco
Cosa Mangiare Dopo la Corsa
Il recupero è essenziale. Un pasto dopo la corsa dovrebbe contenere carboidrati per ricostituire le riserve di glicogeno e proteine per la riparazione dei muscoli. Esempi includono:
per migliorare davvero le tue performance è sicuramente indicato farsi seguire da una professionista, in maniera tale da intagliare perfettamente la dieta sulle tue necessità.
Comunque, siccome sono buona, ecco a te qualche consiglio pratico:
Idratazione: Bevi acqua regolarmente durante il giorno e considera bevande elettrolitiche durante le corse lunghe.
Pasti Regolari: Mangia pasti equilibrati e spuntini sani per mantenere stabili i livelli di energia.
Ascolta il Tuo Corpo: Ogni corridore è diverso. Sperimenta con diversi alimenti e tempistiche per trovare ciò che funziona meglio per te
Una dieta bilanciata e ben strutturata può significativamente migliorare le tue prestazioni nella corsa. Segui questi suggerimenti per ottimizzare energia, resistenza e recupero.
Se desideri un piano su misura per migliorare le tue performance, prenota una consulenza. Insieme, sono certa, raggiungeremo i tuoi risultati migliori.
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Iniziamo questo viaggio insieme, verso la tua consapevolezza alimentare.
Dieta personalizzata: i professionisti che posso aiutarti Se sai cercando una dieta personalizzata, devi accertarti di rivolgerti al professionista giusto. Solo alcune figure professionali posso redigere e prescrivere piani alimentari. La scelta della giusta figura professionale per l’elaborazione di una dieta personalizzata è cruciale per ottenere risultati efficaci e sicuri. Ecco una panoramica delle tre…
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Dieta Mediterranea: Che cos’è e come avvicinarsi a questo stile di vita Il cibo ha assunto, nel tempo, connotazioni diverse e che si sono adattate allo stile di vita dell’essere umano. Il tipo di alimentazione è fortemente influenzata dai ritmi di vita e dalla flessibilità individuale: l’uomo di oggi sembra avere sempre meno tempo e…
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La scelta della giusta figura professionale per l’elaborazione di una dieta personalizzata e adatta alle proprie esigenze non è affatto semplice. Dal punto di vista legale, le figure professionali autorizzate alla stesura di piani dietetici sono 3: il Dietologo, il Dietista e il Biologo Nutrizionista. Cerchiamo di capire meglio cosa si nasconde dietro ognuna di…
Dieta Mediterranea: Che cos’è e come avvicinarsi a questo stile di vita
Il cibo ha assunto, nel tempo, connotazioni diverse e che si sono adattate allo stile di vita dell’essere umano. Il tipo di alimentazione è fortemente influenzata dai ritmi di vita e dalla flessibilità individuale: l’uomo di oggi sembra avere sempre meno tempo e sempre più fame. L’atto di cucinare e di consumare pasti in tranquillità è diventata ricorrenza rara, da riservare alle domeniche a casa della nonna o ancora alle note festività.
Il risultato di tutto questo è stato sicuramente tanto tempo risparmiato, grazie alle meraviglie dell’industria alimentare che ci ha donato infinità di cibi pronti, iperenergetici e decisamente economici, ma anche tanta salute persa.
Ultimamente, questo concetto sta iniziando a venir fuori e sempre più persone stanno tentando di tornare alle “origini”, di riapprocciarsi ad uno stile di vita salutare, prendendo come esempio la famosissima Dieta Mediterranea.
Non starò qui a raccontarvi la storia di questa dieta, in quanto spero che tutti voi abbiate sentito parlare almeno una volta del “Seven Countries Study”. Quello su cui vorrei soffermarmi è: ma davvero nel XXI secolo si può ancora parlare di Dieta Mediterranea? E , nel caso non fosse così, come possiamo adattare questo tipo di regime alimentare ai nostri giorni?
Scopriamolo insieme.
POSSIAMO ANCORA PARLARE DI DIETA MEDITERRANEA?
Sarò sincera: già ai tempi dell’Università, quando ci presentavano questo come modello da far seguire ai nostri futuri pazienti, ero molto scettica. Mi veniva in mente la pasta e fagioli di mia nonna, con la quale sono praticamente cresciuta ma che di Mediterraneo ha ben poco. Porzioni spropositate, litri di olio in cui galleggiano, timidi, i poveri fagioli, sommersi da una valanga di parmigiano.
La dieta mediterranea è un modello di stile di vita ispirato alle abitudini dei Paesi Europei del bacino del Mar Mediterraneo negli anni Cinquanta del XX secolo.
La disponibilità di cibo, i ritmi di vita e la qualità degli alimenti erano ben diversi da quelli a cui siamo abituati noi oggi; già questo può fa ben intuire che, nonostante i principi che ci sono alla base siano effettivamente validi, non si può dire lo stesso sulla sua applicabilità ai giorni nostri.
Dietista e Nutrizionista Valentina Rossi
QUALI SONO I PRINCIPI DELLA DIETA MEDITERRANEA?
Le regole imprescindibili basate sull’efficacia della dieta mediterranea in termini di benefici sulla salute dovrebbero essere i seguenti:
Esercizio fisico moderato e COSTANTE
Carboidrati in quantità > 50% del fabbisogno giornaliero, purchè derivanti da prodotti locali, siano integrali e costituiti principalmente da frutta e verdura
Alimentazione basata sulla stagionalità
No ad alimenti processati
Alternanza della normale alimentazione a periodi di digiuno/semidigiuno
Buon quantitativo di lipidi, con una buona percentuale di grassi insaturi e bassa di saturi
Se davvero un soggetto seguisse alla lettera tali indicazioni, si avrebbero effettivamente i benefici dimostrati da tale modello, ma la realtà è che risulta estremamente difficile rispettare in maniera precisa tutti i 6 punti elencati.
Questo non significa che il modello mediterraneo sia inefficace, tutt’altro: bisogna solamente guardarlo sotto un’altra ottica, facendo in modo di focalizzarsi sui concetti, non prendendo quindi quelle indicazioni alla lettera, ma guardandole in senso globale per renderle utili ad abbracciare uno stile di vita che, se pur non ricalchi in maniera perfetta quello dei contadini e coltivatori degli anni ’50, lo possa almeno in qualche modo imitare.
DIETA MEDITERRANEA: LA MIA PROPOSTA
Tenendo conto delle considerazioni fatte in precedenza, proverò a riadattare le indicazioni della Dieta Mediterranea alle esigenze dell’uomo del 2000, in modo da dare la possibilità ad ognuno di stilare la propria “dieta” e di approcciarsi a questo stile di vita .
ADATTARE L’ESERCIZIO FISICO IN BASE AL LAVORO/STUDIO:una media di 3 volte/settimana per chi fa lavori pesanti e di 4/5 per chi svolge una vita sedentaria sono sufficienti ad ottenere buoni risultati in termini di salute. Cercare in ogni caso di mantenersi attivi, tenendo una media di 8000-10000 passi giornalieri.
ADATTARE NUMERO, QUANTITA’ E FREQUENZA DEI PASTI IN BASE ALLE PROPRIE ESIGENZE E PREFERENZE: i canonici tre pasti al giorno, di media, potrebbero andare bene per chiunque. In base ad impegni/preferenze, si potrà optare per la metodica del digiuno intermittente (per chi si trova bene a fare meno pasti) o aggiungere 1/2 spuntini (per chi è abitutato a mangiare più spesso). Ovviamente, in base alla frequenza, si modificherà la quantità di ogni pasto.
VARIARE LA DIETA: in termini sia di cotture che di alimenti (fonti proteiche, glucidiche, verdure)
CONCEDERSI QUALCHE STRAPPO ALLA REGOLA ED ESSERE FLESSIBILI: non eliminare alcuna categoria di cibo; pasti più elaborati, se ben distribuiti (ogni 7-10 giorni) non creano alcun tipo di problema. Se ci si rende conto di aver esagerato, regolarsi di conseguenza in base alla sensazione di fame del giorno seguente: una giornata di digiuno intermittente o low carb/low fat, se se ne sente l’esigenza, non ha mai ucciso nessuno.
LA COMPOSIZIONE DEI PASTI:
Nei pasti principali prevedere sempre una buona porzione di verdura, una fonte proteica e una glucidica preferibilmente integrale; per chi lo tollera, terminare il pasto con un frutto, che può essere altrimenti utilizzato come spuntino
Le fonti proteiche possono essere di origine animale e/o vegetale; per le fonti animali, quindi pesce, carne e latticini, considerare una distribuzione settimanale di 3-2-2. Le uova, in base a gusti e preferenze, possono essere consumate anche 1-2 al giorno.
Condire le pietanze con olio extravergine di oliva e utilizzare erbe e spezie per insaporire i piatti, non abusando quindi del sale aggiunto
Quotidianamente può essere consumata una manciata di frutta secca
Idratarsi in maniera adeguata: minimo 2 L di acqua, da integrare quando si fa esercizio fisico.
CONCLUSIONI
Seguendo queste indicazioni e considerando le proprie esigenze, ciascuno può avvicinarsi a una dieta mediterranea adattata al proprio stile di vita.
Prestare attenzione al consumo di una fonte proteica a ogni pasto, accompagnata da frutta, verdura e cereali integrali, aiuta a controllare meglio la fame e a mantenere un apporto calorico equilibrato: questo avrà effetti positivi sulla salute.
Così, anche nel XXI secolo, è possibile seguire la Dieta Mediterranea, adattandola alle esigenze e allo stile di vita dell’uomo moderno.
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Iniziamo questo viaggio insieme, verso la tua consapevolezza alimentare.
Attualmente, una delle ricerche più comuni su Google è:
Esercizi per perdere grasso addominale
I risultati di questa ricerca conducono a siti in cui il solito BRO cerca di vendere programmi di allenamento promettendo un six pack in 2-3 settimane con soli 10 minuti di esercizio al giorno. Altri risultati includono link a video su YouTube in cui individui super definiti presentano la “routine definitiva per addominali scolpiti” e simili.
La tattica “vincente” del 90% influencer è:
CARDIO COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI
SERIE DI ADDOMINALI INFINITE
ESERCIZI DI TORSIONE DEL BUSTO
Del primo punto ne abbiamo abbondantemente parlato in altri articoli:
Per quanto riguarda i punti 2 e 3, proviamo ad analizzare se
effettivamente ha senso ammazzarsi di addominali o eseguire esercizi mirati a
dimagrire pacia e fianchi.
Cominciamo col dire che, purtroppo, in questa battaglia contro la scienza del BRO, oltre ai vari PT “non aggiornati” o che si affidano a dicerie o, peggio ancora, a metodi tradizionali perché “funzionano sempre”, il lato oscuro della forza ha un alleato potentissimo: la televisione e tutta la pubblicità in generale.
Accendere il televisore a qualsiasi ora e vedere promozioni di attrezzi miracolosi che promettono di ridurre il grasso addominale del 10% con il solo pensiero di fare esercizio…
Dai siamo sinceri con noi stessi.. SONO SOLO TRUFFE AUTORIZZATE!!!
Scopriamo ora perché fare milioni di addominali, con o senza attrezzi, non porterà a un dimagrimento localizzato della pancia e dei fianchi.
Anzitutto, è importante comprendere che non è possibile scegliere specificamente la parte del corpo da cui si desidera ridurre il grasso corporeo. Questo perché il tessuto adiposo è utilizzato dal nostro organismo, quando necessario, a scopo energetico in modo globale.
L’uso del tessuto adiposo a scopo energetico e metabolico varia in base all’attività svolta, come accennato nell’articolo:
Se desiderate approfondire, vi invito a dedicare qualche minuto alla ricerca di: “fisiologia del metabolismo energetico”. Prometto di tornare spesso su questo argomento, poiché è estremamente affascinante e fondamentale!
Cosa intendo con tutto questo? NO, non sto dicendo che allenare direttamente l’addome sia sbagliato, anzi, ma di certo non è sufficiente per ridurre la circonferenza dei fianchi e scolpire il six pack.
LA STRATEGIA VINCENTE PER DIMAGRIRE LA PANCIA
L’unica strategia efficace per ridurre la circonferenza addominale è diminuire l’apporto calorico degli alimenti, creando un bilancio energetico in deficit.
Ovviamente per fare ciò c’è bisogno di una strategia ben definita che solo un professionista può personalizzare adattandola alle necessità del soggetto.
Le diverse diete fatte in casa possono funzionare inizialmente, ma spesso perdono efficacia a causa di vari fattori. Tra questi, gli adattamenti metabolici e comportamentali alla dieta, i periodi di stallo, e un bilanciamento inadeguato dei macronutrienti.
In un processo di dimagrimento bisogna sempre guardare al lungo periodo (dai 3 mesi in su in base ai kg da perdere), pensare di perdere la pancia facendo 1000 addominali al giorno e continuando a mangiare junk food è da folli e chi promette questo “miracolo” è solo un truffatore!!!
A proposito di TRUFFATORI, vediamo un po’ di “biomeccanica for dummies” per quanto concerne gli esercizi più frequentemente venduti come miracolosi
RIDURRE IL GIRO VITA: LA BUFALA DELLA TORSIONE DEL BUSTO
La torsione del busto è un esercizio frequentemente incluso nelle routine di allenamento delle palestre. Viene eseguito tenendo un bilanciere sulla nuca o utilizzando un attrezzo specifico che consente di aggiungere peso, incrementando così la resistenza alla rotazione.
L’escursione di movimento maggiore avviene a livello del rachide toracico. Bisogna tener conto che il rachide lombare non è molto mobile in rotazione e effettuando tale movimento si va a dare vita a forze di taglio che vanno ad alzare il rischio articolare, soprattutto se si aggiunge molto nell’esecuzione da seduti.
Quindi, prendendo in considerazione i due fattori descritti in questo artico, e cioè:
Non esiste il dimagrimento localizzato (vedi Fisiologia metabolismo)
Rachide lombare scarsamente mobile in torsione (vedi Anatomia e Biomeccanica Esercizi)
possiamo affermare che tale esercizio, oltre ad essere “non utile” al dimagrimento della pancia e anche pericoloso per la schiena!!!!
PERDERE PESO CON LA PEDANA VIBRANTE
I venditori di PEDANE VIBRANTI assicurano che con solo 10 minuti di attività per 3 giorni a settimana si avranno i seguenti benefici:
Dimagrimento;
aumento della forza e della flessibilità muscolare;
aumento della densità ossea;
produzione di testosterone e ormone della crescita;
aumento del metabolismo;
riduzione della cellulite.
In pratica, è come dire: “Lascia perdere quelli che si allenano cinque volte a settimana per un’ora, chi te lo fa fare! E gli atleti professionisti? Vivono di allenamenti… sfigati anche loro.”
Dai ragazzi, sul serio… Dovrei andare avanti? Se fossero davvero così “miracolose”, tutti abbandonerebbero gli allenamenti, spingendo il proprio corpo al massimo solo per trarne vantaggio in gara. Invece no, preferiamo mangiare male, non allenarci adeguatamente, MA CREDERE CHE UNA PEDANA VIBRANTE CI SCOLPISCA IL FISICO!!!
GRAZIE TELEVISIONE!!!
Tuttavia, non sono l’unico a sostenere che questi dispositivi siano delle truffe. Studi scientifici hanno dimostrato che, sebbene l’uso di tali strumenti possa influire sul dimagrimento (non localizzato), ciò avviene solo in presenza di un regime alimentare, indovinate un po’, IPOCALORICO!
QUANDO UTILIZZARE LA PEDANA VIBRANTE
Ci tengo a precisare che con questo articolo non intendo demonizzare la pedana vibrante. Sebbene ne abbia sottolineato la “non utilità”, il mio obiettivo è far comprendere che LA PEDANA VIBRANTE NON E’ LA SOLUZIONE ALL’OBESITA’ o al DIMAGRIMENTO. Tuttavia, può essere utilizzata come ausilio in specifici contesti, come nei soggetti affetti da un grave stato di obesità con difficoltà motorie a causa del peso. In un regime ipocalorico (prescritto ad hoc da un professionista), potrebbe apportare benefici alla circolazione sanguigna e alla stimolazione muscolare.
SEGRETO PER DIMAGRIRE LA PANCIA
Siamo arrivati, finalmente, alla fine dell’articolo, dove vi svelerò il segreto per dimagrire la pancia ed assottigliare il girovita.
Tenetevi forte, perché sarà una soluzione innovativa, mai sentita prima, per la quale ho perso ORE!!!
Ma che dico ore, GIORNI!!!
Ma che dico giorni, ANNI!!!!
Si, ho perso anni di sonno, per definire questa strategia vincente per dimagrire.
Questa strategia non prevede l’uso di alimenti, non prevede l’effettuazione di esercizi particolare, anzi, non prevede alcun tipo di sforzo muscolare!!
Il segreto è:
“Tenere la bocca chiusa!!!!”
Tenendo la bocca chiusa, limiteremo l’introito calorico e non effettueremo sforzi muscolari, il risultato è garantito!!!
DAI, STAVO SCHERZANDO!!!
DIMAGRIRE LA PANCIA: IL VERO SEGRETO
A parte scherzi, l’unico modo davvero efficiente per perdere peso e dimagrire “bene” è quello di rivolgersi ad un professionistadel settore che sia in grado di analizzare la situazione, contestualizzarla ed iniziare un percorso nel quale siano chiari i risultati da voler ottenere e soprattutto una strategia personalizzata!!
Questo è davvero IL SEGRETO PER DIMAGRIRE e dimagrire la pancia (che poi suona pure male..)
Ottieni i Risultati che vuoi!
Iniziamo questo viaggio insieme, verso la tua consapevolezza alimentare.
Dieta per la corsa: Introduzione La dieta è fondamentale per le prestazioni di un corridore. Una corretta alimentazione può aumentare l’energia, la resistenza e favorire il recupero. In questo articolo, analizzeremo come un regime alimentare ottimizzato può migliorare la tua corsa, con particolare attenzione ai runners di Isernia. Dieta per la corsa: L’Importanza dei Macronutrienti…
Eccoci pronti ad affrontare una nuova settimana! Il primo caldo sembra essere arrivato, stare tanto tempo ai fornelli non è più tanto piacevole, e la voglia di piatti freschi e veloci si fa sempre più forte! Questo è il mood del menù di questa settimana: a parte qualche eccezione, sulla mia tavola saranno predominanti piatti…
Intolleranza alimentari vs Allergie Anche se spesso si tende a confonderle, allergie e intolleranze alimentari appartengono a due mondi completamente diversi. La maggior parte delle persone non ha un’idea chiara a riguardo, perchè a volte possono riguardare gli stessi alimenti e, ancor di più, si è creato tutto un business a riguardo che confonde ancor…
Benefici nella Dieta: Scopri perché è un’Esclusiva per la Salute L’olio di oliva rappresenta una delle componenti fondamentali della dieta mediterranea, che è ampiamente riconosciuta a livello globale per i suoi numerosi vantaggi per la salute. 1 In particolare l’extra vergine, è ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, che contribuiscono a migliorare il benessere…
La scelta della giusta figura professionale per l’elaborazione di una dieta personalizzata e adatta alle proprie esigenze non è affatto semplice.
Dal punto di vista legale, le figure professionali autorizzate alla stesura di piani dietetici sono 3: il Dietologo, il Dietista e il Biologo Nutrizionista.
Cerchiamo di capire meglio cosa si nasconde dietro ognuna di queste figure professionali e cosa può guidarci alla scelta dell’una e dell’altra per la nostra dieta personalizzata.
CHI PUO’ PRESCRIVERE UNA DIETA PERSONALIZZATA?
DIETOLOGO: CHI E’ E COSA FA
Il dietologo è un medico a tutti gli effetti: il suo percorso di studi comprende infatti la Laurea in Medicina e Chirurgia e la specialistica in Scienze dell’alimentazione. E’, tra le 3 tre figure professionali, l’unico che può fare diagnosi, prescrivere il piano dietetico ed eventualmente dei farmaci.
Professionalmente è il più completo: può infatti autonomamente evidenziare e certificare qualsiasi patologia e/o condizione che necessita di un piano alimentare personalizzato, e può espletare la sua attività sia in ambito ospedaliero che privato.
BIOLOGO NUTRIZIONISTA: CHI E’ E COSA FA
Il Biologo nutrizionista possiede una laurea in Biologia e, legalmente, qualunque sia il suo percorso formativo, se si iscrive all’Albo può svolgere l’attività di biologo nutrizionista; può, a sua discrezione, scegliere di specializzarsi in Scienze dell’Alimentazione.
Legalmente, il biologo nutrizionista può elaborare diete in autonomia solamente in condizioni fisiologiche; se invece il paziente è presumibilmente affetto da qualche patologia, il biologo ha l’obbligo di inviarlo al medico perché accerti le condizioni di salute e solo allora, potrà elaborare un piano dietetico adatto alle sue esigenze.
La figura professionale del biologo nutrizionista non può quindi effettuare diagnosi e/o prescrivere diete in soggetti con una qualunque condizione patologica senza la prescrizione medica.
Dietista e Nutrizionista Valentina Rossi
DIETISTA: CHI E’ E COSA FA
l Dietista è una figura professionale sanitaria laureata in Dietistica, corso di laurea Triennale abilitante all’esercizio della professione previo superamento dell’esame di stato.
E’ definito legalmente come «l’operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all’attuazione delle politiche alimentari» (Decreto Ministeriale 14/09/1994) .
Il dietista è in pratica un professionista specializzato, che si occupa di promuovere e curare l’alimentazione e la nutrizione in situazioni fisiologiche e patologiche: dall’elaborazione di piani dietetici terapeutici personalizzati (su prescrizione medica attestante la diagnosi) alla stesura di menù per gruppi di sani o malati (ristorazione collettiva per mense e comunità) fino alla progettazione e alla realizzazione di attività didattiche, educative e informative. E’ inoltre la figura professionale di riferimento nella cura multidisciplinare dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Non essendo un medico, non può prescrivere farmaci o fare diagnosi.
Dal 1 luglio del 2018, è obbligatoria per il dietista l’iscrizione all’Albo per l’esercizio della professione.
QUALE FIGURA SCEGLIERE?
DIETOLOGO
Sicuramente, tra le tre quella del DIETOLOGO è la più completa, in quanto trattasi di un medico e per questo autorizzato ad operare autonomamente sia per la diagnosi che per l’elaborazione del piano dietetico.
DIETISTA
La figura del Dietista è quella che, dal punto di vista del percorso di studi, risulta la più specializzata in ambito di alimentazione: è infatti tra le tre l’unica che ha alle spalle un percorso formativo che prevede l’acquisizione di una buona conoscenza delle discipline teoriche essenziali, i fondamenti delle discipline caratterizzanti la professione e i concetti fondamentali della chimica degli alimenti, microbiologia, igiene applicata, alimentazione e nutrizione umana, fisiopatologia della nutrizione, dietetica e dietoterapia, nonchè l’approfondimento della psicologia e dei disturbi del comportamento alimentare.
NUTRIZIONISTA
Basandoci sul mero percorso formativo, il Biologo Nutrizionista può risultare il meno “ferrato”, ma molto dipende dalle scelte personali di specializzarsi ed aggiornarsi in ambito alimentare. Conosco infatti personalmente biologi nutrizionisti molto più più preparati e aggiornati di numerosi dietologi e dietisti.
E’ proprio questo ultimo punto a fare la differenza : non tanto il poter elaborare o meno una dieta, ma quanto il SAPERLO FARE.
La passione, l’aggiornamento, la volontà di conoscere e sperimentare, è ciò che rende un semplice “laureto” un BRAVO PROFESSIONISTA, qualsiasi sia il suo percorso di studi.
Quindi, nella scelta della persona giusta alla quale affidarsi, il mio consiglio è: date sempre un occhio al titolo professionale ( ricordiamoci che l’abuso professionale è sempre dietro l’angolo), ma soprattutto informatevi sul suo modo di lavorare, sulle esperienze di altri pazienti, sulle capacità empatiche e comunicative del professionista. La differenza la fanno le conoscenze e le capacità di approcciarsi al cliente, nonchè l’elasicità e la capacità di adattare un piano dietetico al singolo soggetto.
Diffidate di chi non cerca di conoscervi e di scoprire le vostre abitudini: una dieta, prima di essere efficace, deve essere personalizzata, cucita su di voi.
Il “poter fare” è diverso dal “saper fare”: un titolo non da la professionalità.
Ottieni i Risultati che vuoi!
Iniziamo questo viaggio insieme, verso la tua consapevolezza alimentare.